Il pedagogista è un professionista esperto dei processi educativi e formativi della persona, in tutto l’arco della sua vita.
Tra i vari servizi che offre, rientra la consulenza pedagogica, uno spazio di ascolto nel quale pedagogista e cliente lavorano su obiettivi specifici.
E’ possibile usufruire di una consulenza singola, nel caso di un obiettivo da poter raggiungere in breve tempo, nel caso in cui ci sia necessità di orientamento, ci sia necessità di una formazione specifica, nella maggior parte dei casi invece, si creano dei percorsi in base alle necessità per cui affiancare la persona, la famiglia o il gruppo per un certo periodo di tempo.
Entriamo nel merito del colloquio pedagogico di consulenza.
La consulenza pedagogica genitoriale, viene svolta da pedagogisti: ha la funzione di sostenere le famiglie su varie tematiche educative, dalle più comuni alle più complesse. Ogni intervento pedagogico è personalizzato; si basa sulle esigenze specifiche che emergono dal cliente e si interviene attraverso l’osservazione dei bisogni di tutti i componenti del nucleo familiare, in funzione di un clima educativo sereno, migliorando la relazione e la comunicazione.
Il pedagogista che si occupa di consulenze genitoriali, è un professionista specializzato nel supporto ai genitori ed ha la funzione di guidare ed affiancare, uno o entrambi i genitori.
Il momento della consulenza è basato principalmente sulla narrazione, dalla quale Emergono i bisogni tanto delle figure genitoriali, quanto dei figli.
Il pedagogista non si sostituisce ma sostiene i genitori nel complesso ruolo genitoriale, attraverso le sue competenze in ambito educativo, fornendo Strumenti concreti da mettere in pratica. Il suo compito non è quello di fornire soluzioni ma di offrire le sue competenze per progettare insieme, le strategie educative che meglio rispondono alle necessità su cui si va ad intervenire.
Ci si rivolge ad un pedagogista, in quanto professionista dell’educazione per tematiche che riguardano difficoltà scolastiche (metodo di studio, disturbi dell’apprendimento), difficoltà nella gestione dei figli, difficoltà di comunicazione all’interno della famiglia (con i bambini o tra i genitori), necessità di apportare cambiamenti migliorativi nella gestione della routine quotidiana, a seguito di diagnosi o in periodi ricchi di cambiamenti che richiedono una maggiore attenzione ai bisogni dei bambini come: l’arrivo di un fratellino, la perdita di un parente, la separazione dei genitori, un cambiamento di città , la gestione delle regole.
L’ esperienza della consulenza può essere arricchente e formativa anche solo per un monitoraggio nello sviluppo di bambini e ragazzi, per accogliere le necessità o le preoccupazioni di un genitore.
Il pedagogista accoglie il genitore o la coppia genitoriale, dopo che è stata espressa una o più esigenze specifiche, per le quali si richiede il supporto. Questa fase è molto importante. Il pedagogista potrebbe occuparsi della persona da 0 a 99 anni, ma ogni professionista sceglie una sua specializzazione in ambiti specifici: perciò ci saranno pedagogisti che si occuperanno di fasce d’età e tematiche specifiche.
Mi piace definire le consulenze come un lavoro condiviso tra pedagogista e cliente. Il soddisfacimento del percorso infatti, si raggiunge quando il cliente è motivato e desidera apportare un cambiamento e il pedagogista lo supporta nel far emergere il suo potenziale.
Diversamente se il cliente non si mette in gioco, non riesce a coglierne le straordinarie opportunità .
“La migliore educazione è quella che rende sempre più inutile l’educatore stesso.” (G. Kerschensteiner)
Questo vuol essere l’obiettivo del pedagogista, esserci per valorizzare il cliente, renderlo consapevole delle sue risorse e lasciarlo andare.